Il decennio camuno di Girolamo Romanino

La pittura murale anticlassica e il suo contesto culturale in un’area periferica della Lombardia


Le principali innovazioni pittoriche in senso anticlassico della produzione di Girolamo Romanino, autorevole esponente bresciano della pittura di primo Cinquecento, riguardano soprattutto la sua attività di pittore murale e si concentrano nel quarto decennio del Cinquecento sul territorio della Valle Camonica. Il pittore è infatti documentato durante un periodo circoscrivibile tra il 1534 e il 1541 prima a Pisogne nella chiesa di Santa Maria della Neve e, in rapida successione, sui cantieri di Sant'Antonio a Breno e Santa Maria Assunta a Bienno. In tutti i casi gli viene affidato il compito di aggiornare gli apparati decorativi già esistenti, ampliandoli o sostituendoli.
Già questi pochi dati assumono un particolare significato se si considera che i tre cicli sono stati realizzati in un’area territoriale circoscritta, in un arco temporale limitato e con una successione che consente di ipotizzare l’esistenza di un controllo diretto esercitato dai committenti sulle opere già eseguite prima dell’affidamento dei nuovi incarichi.

Il progetto si prefigge di indagare la produzione romaniniana in questo intervallo temporale per ricostruire il contesto culturale che ne ha favorito la fortuna e la diffusione. Esistono, ad oggi, alcuni studi che analizzano singolarmente le tre campagne decorative camune e le riconducono all'interno dell’attività del pittore bresciano con note archivistiche, storiche, tecniche e conservative. Manca però uno studio d'insieme, un’analisi complessiva dei cicli pittorici e dell’ambiente in cui vengono prodotti e, con evidenza, favorevolmente giudicati.
La pittura di Romanino, fortemente innovativa e anticlassica, presuppone, come anticipato, l’esistenza di un contesto culturale aggiornato e non tradizionalista che attende ancora di essere ricostruito e indagato. Il progetto di ricerca si pone come obiettivo lo studio di questo contesto e del successo del pittore.

Il progetto, in pieno svolgimento, è sostenuto da Distretto Culturale di Valle Camonica, Fondazione Comunità Bresciana, Provincia di Brescia - Assessorata alla Cultura. Gli esiti, che confluiranno in un volume e saranno presentati in due convegni pubblici, sono previsti per la primavera 2012.